Referendum, vince il Sì. Rixi della Lega come Feltri: "Impossibile eleggere il successore di Mattarella, elezioni subito"
“Se come sembra siamo di fronte all’affermazione del Sì al referendum, il dato che appare chiaro è che l’attuale parlamento non può votare il presidente della Repubblica”. Edoardo Rixi sgancia la bomba all’Adnkronos, commentando i primi risultati sulla consultazione popolare. La proiezione Opinio-Rai attesta la vittoria del Sì al 65,6% mentre il No si sarebbe fermato al 34,4%: tutto come previsto, anche se la forbice è stata meno ampia di quella prevista alla vigilia. “La riforma - ha ricordato il deputato leghista - prevede che ci siano 600 parlamentari, non gli attuali 945, un collegio di voti decisamente diverso”.
E quindi Rixi sposa in pieno la teoria di Vittorio Feltri, rilanciata su Libero, secondo cui con la vittoria del Sì questo parlamento diventa incostituzionale: “Bisogna votare subito un altro parlamento in sintonia con la nuova legge, per cui questo governo deve dimettersi”. In realtà è difficile che ciò accada ma, in attesa di scoprire quali sviluppi ci saranno dopo il referendum sul panorama politico nazionale, Rixi da buon ligure commenta con soddisfazione i primi exit poll che arrivano sulla sua regione: “Quello che sembra dimostrare il primo dato laziale del voto in Liguria è che l’alleanza Pd-M5s porta bene al centrodestra. Il buon governo di Toti sembra essere confermato, la sinistra non è riuscita ad essere competitiva”.