Giuseppe Conte appeso a Zingaretti: "Se il Pd perde lì, il premier salta", indiscreto durante il voto
“La sera degli scrutini, il premier guarderà un solo risultato, quello del segretario Pd”. Lo scrive Il Giornale, secondo cui il futuro di Giuseppe Conte è legato a doppio filo a quello di Nicola Zingaretti: la stabilità del Nazareno è l’unica variabile che nell’immediato può indebolire il suo governo. Il fu avvocato del popolo si è tenuto il più lontano possibile dalla campagna elettorale, dopo che a metà agosto era stato spernacchiato da tutti, in primis dai dirigenti a 5 Stelle, per aver rivolto un accorato appello all’alleanza Pd-M5s nelle regioni in cui si vota.
Se le elezioni dovessero risultare una debacle per le forze di governo e soprattutto per il Pd, allora le reazioni degli stessi sostenitori di Conte potrebbero diventare incontrollabili: secondo il Giornale, è chiaro che le elezioni anticipate sono impossibili così come il cambio di maggioranza è altamente improbabile (la gestione dei miliardi del Recovery Fund fa troppa gola), allora l’unica opzione in campo resterebbe il cambio del premier. A Palazzo Chigi infatti l’attesa è spasmodica e si guarda soprattutto alla Toscana: se il centrosinistra regge almeno lì, la situazione può restare sotto controllo. Altrimenti, come sostiene Il Giornale, bisognerà allacciare le cinture di sicurezza.
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