La ministra Paola De Micheli non comanda nemmeno nel suo ministero e potrebbe pagare carissimo (con la poltrona) il passo falso sulla trattativa con i Benetton per la revoca delle concessioni autostradali. Secondo Dagospia, il nome dell'esponente Pd titolare di Trasporti e infrastrutture è entrato di peso nel "toto-rimpasto" di governo, che con ogni probabilità avverrà dopo le regionali salvo drammatiche conseguenze alle urne che renderebbero praticabile una sola via, quella della crisi di governo.
Autostrade, dai Benetton lettera all'Unione europea per chiedere procedura d'infrazione contro l'Italia
Volevano rovinare i Benetton, i grillini guidati da Luigi Di Maio e Danilo Toninelli, ma ora il rischio è che sia...Secondo il Dago-retroscena, la De Micheli "è accusata di essere succube del suo capo di gabinetto Alberto Stancanelli e del suo advisor, l’immarcescibile Mauro Moretti, ex Ferrovie, ex Finmeccanica". Sulle loro spalle però la responsabilità di non aver chiuso la partita Autostrade: "A più di due anni dalla tragedia del ponte di Genova, invece di negoziare subito con i Benetton quando erano debolissimi - suggerisce Dagospia -, hanno dato loro tempo per mettere in moto studi legali e ora la celeberrima 'revoca della concessione' è finita impantanata a Bruxelles", addirittura con un rischio di procedura d'infrazione contro lo Stato italiano.