Goffredo Bettini e i "poteri maldestri contro Conte". Dagospia fa i nomi: il retroscena sul Pd
Sempre più centrale nella vita del governo, Goffredo Bettini ha rilasciato l'ennesima intervista, questa volta al Fatto quotidiano, parlando di "poteri maldestri" che puntano a indebolire il governo di Giuseppe Conte per "normalizzare il Paese". La mente va anche a Elkann e De Benedetti, editori che avrebbero interesse a indebolire mediaticamente il premier. Dagospia prova a ragionare sulle parole dello strategia di Zingaretti, che secondo vari retroscena starebbe brigando per rafforzare la maggioranza con un unico scopo: portare qualcuno del Pd al Quirinale (Walter Veltroni?).
La verità, spiega Dagospia, è che "il Pd è spaccato" e che è alle porte un bel rimpasto dopo le elezioni. Il voto alle regionali sarà il cappio intorno al collo del segretario Zingaretti, a cui molti nel partito imputano la scelta supina di un candidato renziano molto debole come Giani, che potrebbe portare alla storica sconfitta in Toscana, così come l'impuntatura su Michele Emiliano in Puglia, inviso ai grillini, anziché scegliere Francesco Boccia. "Da Franceschini a Orlando, dagli ex renziani a quelli di LeU - conclude Dago -, tutti sono d'accordo che Zinga è vittima di Goffredo Bettini, l'ideologo che tutti amano detestare. Malvisto da tutti anche grazie anche alle sue interviste quotidiane". Appunto.