Giuseppe Conte, il videomessaggio per la scuola (senza Domenica In): Willy Monteiro, ma nessuna scusa dal governo
Un discorso alla nazione informale, quello di Giuseppe Conte. Saltato il videomessaggio a Domenica In da Mara Venier, causa minacce di denunce da Meloni e Salvini, il premier di è "accontentato" di registrare un breve video da rilanciare sui social e destinato a studenti e genitori, alla vigila della delicatissima riaperture delle scuole. Seduto "sportivamente" su una scrivania, aria spigliata e amichevole ma tono da presidente della Repubblica, Conte ha voluto lanciare un messaggio ecumenico e molto "emotivo". "Un'emozione che vivrò anch'io, con mio figlio, da premier di un governo che ha lavorato per mesi per un ritorno in sicurezza". Obiettivo mancato, a giudicare dalle proteste di comuni, regioni, presidi, professori e genitori. Ma Conte va avanti e vira sul caso Willy Monteiro: "La scuola vi offre l'opportunità di rafforzare la vostra coscienza critica e comprendere che prima viene il rispetto della persona, anche a prescindere dalle sue idee e convinzioni. Il luogo in cui vi fa capire che la forza vera è quella che combatte ogni forma di sopruso e ingiustizia, non quella che si nasconde nell'indifferenza o sfocia nella violenza".
Già, ma i problemi del coronavirus? Arrivano nella seconda metà: "Ci saranno difficoltà e disagi, soprattutto all'inizio. La scuola sconta carenze strutturali che ci trasciniamo da anni, aggravate dall'attuale pandemia. Voi dovete fare la vostra parte e impegnarvi a rispetare le regole di cautela che vi consentiranno di tutelare la salute vostra e di chi vi ama". Un saluto anche gli insegnanti (imbestialita): "Avete fatto uno sforzo sovrumano, con la didattica a distanza, vi siamo grati". Un po' poco, per un corpo docente gettato nel caos e che ancora oggi non ha risposte certe. E chi si aspettava almeno una parola, "scusateci", sarà rimasto deluso.