Referendum a rischio brogli: schede elettorali senza timbro del Ministero per gli elettori all'estero
Le schede elettorali per gli italiani all'estero non vidimate né timbrate. Dagli Stati Uniti arrivano le prime foto delle schede inviate dal Ministero per votare al referendum sul taglio dei parlamentari del 20 e 21 settembre. Piccolo problema: le schede elettorali, non autenticate, sarebbero passibili di voto nullo. Un pasticcio peraltro già verificatosi 4 anni fa, sempre in occasione di un referendum, quello costituzionale di Matteo Renzi.
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Di fatto, queste schede elettorali non rappresentano un documento ufficiale, anche se secondo una prassi nel caso del voto all'estero timbro e firma vengono sostituiti da una "cedola" che deve essere restituita nel plico con la scheda stessa. Ma il rischio di brogli, con manomissione o sostituzione della scheda, resta altissimo.