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Giuseppe Carbone, candidato FdI alle regionali, contro Michele Emiliano: "Il governatore della Puglia messo a nudo dai ministri"

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"Tutto è possibile pur di vincere le elezioni regionali come fare leggine illudendo i lavoratori. E’ il caso del Governatore Emiliano che si è inventato una norma legislativa nel recente mese di luglio, in prossimità delle elezioni regionali, che consente al personale della sanità pubblica, di ruolo nelle altre aziende sanitare regionali ed in servizio solo a tempo determinato nelle aziende sanitarie pugliesi al 31 dicembre 2019, di “essere confermato a tempo indeterminato” e per sola mobilità in queste ultime, senza alcun graduatoria di mobilità o prova concorsuale". Così Giuseppe Carbone, candidato alle elezioni regionali pugliesi, nella lista FdI, con Presidente Fitto, apprendendo che il Consiglio dei Ministri, in data 7 agosto 2020, su proposta del Ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia, ha impugnato per illegittimità tale norma legislativa del governo Emiliano, perché emanata in violazione degli artt. 97 e 117, c. 2, lett. I della Costituzione Italiana.

"Ora - chiosa Carbone -, il governatore metta la faccia e comunichi, subito, alle migliaia di medici, infermieri ed altri dipendenti e professionisti pugliesi ed emigrati nelle altre regioni per mancanza di concorsi in puglia, di aver emanato una legge illegittima ed anticostituzionale e che ritorneranno ad essere emigranti. Noi, conclude Carbone, con Fitto Presidente, uno dei primi impegni di governo sarà quello di sbloccare, da subito i concorsi per mobilità di tutte le professioni, ad iniziare dagli infermieri, perché in puglia, solo nella sanità pubblica ne mancano almeno 4mila oltre 2 mila in quella privata ed RSA. Ci troviamo ancora in una fase pandemica da Covid 19 e abbiamo la necessità urgente in Puglia di assumere professionisti sanitari.  Impegnarsi in politica è sempre “fare qualcosa” “con qualcuno” e “per qualcuno” non certo illudere “qualcuno”, perché il valore del lavoro umano ed il valore della persona non possono e non devono mai essere calpestati, umiliati o anche “presi in giro” con gli inganni".  

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