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Giuseppe Conte, Alessandra Ghisleri: "Tace sulle regionali perché teme una batosta come in Umbria"

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Perché Giuseppe Conte, il premier che ama stare al centro dell'attenzione, non si è più visto né sentito? Semplice: per Augusto Minzolini teme una batosta alle Regionali e preferisce così starne fuori. Tacere. Delle elezioni regionali si è disinteressato del tutto, ha osservato anche la sondaggista Alessandra Ghisleri, citata nel pezzo firmato Minzo: "È stato zitto perché non voleva ripetere la batosta umbra. Se si fosse speso in caso di sconfitta si sarebbe dovuto dimettere il giorno dopo". Non solo, il retroscenista del Giornale ricorda anche la sgrammaticatura di "stile" di Conte che, soffocato dallo spettro di Mario Draghi premier, dicendo che "è stanco".

Ma gli scivoloni per il presidente del Consiglio non finiscono qui: "Non contento - scrive Minzolini - Conte si è poi speso in un'operazione ancora più goffa: ha tentato di farsi amico l'arbitro, cioè il capo dello Stato, professandosi come un grande tifoso di un 'bis' di Sergio Mattarella al Quirinale". Un discreto scivolone, considerato che da che mondo è mondo non si ricorda un premier che a più di un anno e mezzo dall'elezione del prossimo capo dello Stato (e ancor prima dell'inizio del semestre bianco), si sia lasciato andare a un endorsement sulla successione. 

 

 

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