Mannheimer, il sondaggio che gela Pd e M5s: "Ecco perché il patto elettorale sarà un flop"
"Gli effetti sui comportamenti di voto degli elettori a seguito dell'accordo tra Pd e Movimento 5 stelle potrebbe portare all'allontanamento di una parte dell'elettorato delle forze coinvolte, perché in qualche modo insoddisfatto dell'accordo sottoscritto. È probabile che ciò accada in un futuro più o meno prossimo anche in questo caso". Lo scrive Renato Mannheimer sul Giornale.
"Se guardiamo alle ultime rilevazioni di luglio troviamo che il Movimento cinque stelle si conferma, per ciò che riguarda le intenzioni di voto, in forte calo rispetto al grande successo delle Politiche del 2018 e alla conseguente nutrita rappresentanza parlamentare. Nelle ultime settimane, il trend di diminuzione sembra essersi parzialmente arrestato e il movimento essersi stabilito attorno al 16%. Molti dei voti giunti al Movimento cinque stelle nel 2018 provenivano da elettori delusi dal Pd. Non sorprende dunque il fatto che, in concomitanza con il calo dell'M5s, si sia manifestata, rispetto alle ultime Politiche, una crescita del Pd che oggi si assesta circa al 22%. Ma è ragionevole pensare che con l'autunno questi valori mutino ancora", spiega Mannheimer. che, infine, getta un'ombra tombale su questa alleanza: "Resta il fatto che tutto fa pensare che il centrodestra rafforzi la propria maggioranza di voti nell'elettorato, com' era peraltro già prima dell'interruzione estiva".