Luca Zaia e Matteo Salvini, la verità del politologo Feltrin: "L'antitesi è una bufala, la Lega non si fa sbeffeggiare"
Il dualismo Luca Zaia-Matteo Salvini? Non esiste. Per il politologo Paolo Feltrin l'antitesi tra i due non è altro che un falso storico. "L’ idea di un Zaia alternativo a Salvini a me pare solo una bufala giornalistica - ha spiegato il professore di Scienza dell’amministrazione e Analisi delle politiche pubbliche dell’Università di Trieste all'Agi - perché per renderlo possibile bisognerebbe ammazzare Salvini e poi fare in modo che i lombardi accettino una leadership diversa da quella lombarda. E Salvini va ricordato che resta sempre il leader che ha fatto il miracolo portando il partito al 32 per cento (sondaggi dello scorso febbraio, ndr). Il primo che trova ridicola questa narrazione è proprio lo stesso Zaia secondo me".
Feltrin confessa anche che per le Regionali la Lega non si farà "sbeffeggiare dalle liste locali e così ci sarà qualche compromesso interno, anche se i sondaggi vanno nuovamente rivisti". Una cosa è certa: di grandi margini per le sorprese o i colpi di scena non ci sono. Il Partito Democratico, che sostiene il civico ex vice sindaco di Padova Arturo Lorenzoni, andrà infatti incontro a un vero e proprio suicidio. "Se un partito non riesce neanche ad esprimere un candidato proprio ma deve ricorrere a iscrizioni terze esterne per lo più sconosciute - ha continuato Feltrin - è un po' come ammettere un peccato originale ancora prima di iniziare la gara. La prima cosa che consiglierei di fare al Pd è di costruirsi un candidato per tempo".
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Infine, l'aspetto più importante quando si parla di elezioni, i numeri: "Che Luca Zaia possa arrivare al 70, 72 per cento è una cosa molto probabile, arrivare all’80 per cento sarebbe una cosa davvero straordinaria. Era noto a tutti che pre-Covid aveva un consenso del 65 per cento, ed è altrettanto noto che il Covid lo ha aiutato ma sarebbe davvero eccezionale vedere il centrosinistra, il M5s e tutto il resto raccolto in un misero 20. Se capita è la prima volta nella storia".