Matteo Salvini contro Giuseppe Conte: "Verbali? Fosse vero dovrebbe essere arrestato"
È un Matteo Salvini un po' alla Giorgio Bracardi quello che commenta le ultime notizie sulla mancata zona rossa nella Bergamasca. «Pare che dal Comitato tecnico scientifico avessero chiesto al governo, a marzo, di sigillare subito con la zona rossa la Val Seriana. Il governo non ha sigillato le zone rosse ma il resto d'Italia... Se fosse vero, al governo dovrebbero essere arrestati». Durante un comizio elettorale in Toscana il leader leghista traccia un parallelo tra il suo caso personale e quello di Giuseppe Conte: «Se io vado a processo per aver ritardato di qualche giorno lo sbarco di qualche immigrato, Conte e compagni dovrebbero rispondere del sequestro di milioni di italiani e di un disastro sanitario, sociale ed economico senza precedenti».
Sul tema della mancata zona rossa la Lega ha il dente avvelenato. Non dimentica che il premier a suo tempo cercò di scaricare la responsabilità sulla Lombardia, governata dal leghista Attilio Fontana. Il quale - questa la tesi di Conte - avrebbe potuto provvedere per conto suo ad isolare i comuni di Alzano e Nembro dove i contagi crescevano di ora in ora. La replica della Regione: i soldati che avrebbero dovuto far rispettare il confinamento non rispondono certo alla Regione ma al governo centrale. Ieri i parlamentari bergamaschi del Carroccio Roberto Calderoli, Daniele Belotti, Simona Pergreffi e Rebecca Frassin sono partiti all'attacco. «Ora tutti gli italiani sanno perché Conte tiene nascosti i documenti del Comitato tecnico scientifico», hanno detto. «Sapeva di aver commesso un errore che è costato la vita a moltissime persone. È lui il responsabile e deve dimettersi».
Al presidente del Consiglio si rivolge Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia, che chiede «un immediato chiarimento da parte del governo». «Palazzo Chigi deve spiegare un giallo sconcertante, ossia che il documento del Cts, fondamentale per arginare l'epidemia sul nascere, non sia mai arrivato nelle mani del premier. Com' è mai possibile? Chi lo ha nascosto?», si chiede la Bernini. Il riferimento è a quanto Conte avrebbe detto ai pm che stanno indagando sulla vicenda: non ho ricevuto il verbale degli esperti che chiedevano la zona rossa (versione contraddittoria con quanto sostenuto dallo stesso Conte, qualche settimana prima, in un'intervista al Fatto). All'attacco anche l'europarlamentare di Fratelli d'Italia, Carlo Fidanza: «Indietro non si può tornare ma chi ha sbagliato si assuma le sue responsabilità e faccia mea culpa, senza continuare a giocare allo scaricabarile».