Luigi Bisignani: lo scacco matto di Sergio Mattarella e Giuseppe Conte alla Corte dei Conti
A svelare gli altarini di Sergio Mattarella e Giuseppe Conte, in un intervento su Il Tempo di mercoledì 5 agosto, ci pensa Luigi Bisignani, che premette: "Con il silenzio di Mattarella e Conte, dopo il Consiglio superiore della magistratura, un altro marasma si sta per abbattere questa volta sulla Corte dei conti. A scatenare l’inferno la potente associazione che raccoglie i circa 600 magistrati che la compongono: i magistrati hanno scritto una lettera durissima alla “coppia d’oro” del momento per denunciare un tentativo di minarne l’indipendenza".
E il Consiglio di presidenza ha risposto alla lettera di Conte che chiedeva "l’invio di una terna di candidati a presidente della magistratura contabile, dopo l’elezione di Angelo Buscema". Ecco dunque i nomi degli indicati: "Tommaso Miele, Fulvio Longavita e Pio Silvestri, tutti presidenti di sezione collocati a circa metà del ruolo della Corte, escludendo così magistrati con maggiore anzianità", sottolinea l'uomo che sussurrava ai potenti, secondo cui è stato "assestasto un altro bel ko alla Corte dei conti per asservirla definitivamente ai volere dell'esecutivo".
"Ora si aprono tre strade: nominare Miele primo della lista, chiedere una nuova terna rispettosa della prassi, oppure puntare sul primo del ruolo, Raffaele Dainelli, da quattro anni assegnato alla sezione centrale del controllo di legittimità sugli atti del governo e delle amministrazioni dello Stato", riprende Bisignani. Secondo cui la peculiare richiesta della terna potrebbe inserirsi in un disegno più sottile: "Far scoppiare il caos tra i magistrati della Corte dei conti scatenando l’associazione interna per arrivare alla soluzione più gradita al Colle ed ovviamente avallata dal premier Conte, che vede ormai solo nel Quirinale la sua ancora di salvezza: la nomina di Aldo Carosi, amico sin dai tempi della Consulta del Capo dello Stato, che si scambierebbe così il posto con Buscema".
E chi è Carosi? Background di sinistra, ritiene che la Corte debba diventar un'autorità di controllo senza funzioni giurisdizionali. "Riusciranno Mattarella e Conte a piazzare Carosi - s'interroga Bisignani -? Un prossimo Consiglio dei ministri, ovviamente notturno perché da quando era studente e poi professore Giuseppi ama lavorare di notte, lo stabilirà", conclude.