Alessandro Di Battista contro Matteo Salvini: "Un cazz***o dozzinale che usa parole berlusconiane"
Alessandro Di Battista segue la scia di Danilo Toninelli e attacca Matteo Salvini: "’Siamo stufi di queste indagini ad orologerià. Così Salvini - uno degli uomini più banali, politicamente vili e conformisti d’Italia - ha appena commentato l’inchiesta che coinvolge il leghista Attilio Fontana, Presidente di Regione Lombardia. L’inchiesta riguarda un appalto assegnato proprio da Regione Lombardia ad una società che produce camici e che appartiene al cognato di Fontana (la moglie di Fontana detiene il 10% della stessa società)", spiega il un lungo post su Facebook il grillino riottoso, dimenticando che quella destinata alla Regione Lombardia non era altro che una donazione, così come ammesso dai diretti interessati.
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Ma ecco che il suo odio contro il leader della Lega procede incessante: "In un paese normale un leader che ogni giorno parla di legalità rispetto al tema dell’immigrazione, che va a Capaci a rendere omaggio - a favore di telecamere - a Giovanni Falcone, che parla di piccole e medie imprese e dei loro problemi a restare in piedi". E ancora: "Non avrebbe mai pronunciato parole così scontate. Parole vigliacche, immorali, mediocri, convenzionali... berlusconiane. La qualità di un leader si vede soprattutto in questi momenti". Come se non bastasse Dibba, intento a tornare sulla scena politica, aggiunge anche una delicata chiosa: "Il giorno in cui Salvini non verrà più trattato da fascista ma da quel che è veramente, ovvero un caz***o dozzinale ecco, quel giorno coinciderà con la fine politica di questo personaggio".