Mes, Luca Zaia: "Valutare le condizionalità. Ma non mi farà litigare con Matteo Salvini"
Zitti tutti, parla il Doge. E parla in un'intervista a La Stampa. Luca Zaia si spende sull'emergenza coronavirus e sui fondi che dovrebbero arrivare dall'Europa. Parla insomma di Mes e di Recovery Fund. E usa toni differenti rispetto a quelli del leader del suo partito, Matteo Salvini. Si parte dal fondo Salva Stati: quanto le farebbero comodo quei soldi? "Guardi, so dove vuole andare a parare...", replica sornione. Poi, sui 36 miliardi del Mes, Zaia aggiunge: "Non voglio fare polemiche né con il segretario del mio partio né con il governo. Così come non sto al gioco di chiedere alle Regioni se i soldi del Mes vadano presi o meno. Non è a noi che voi giornalisti dovete chiedere - rimarca il governatore del Veneto -. Non devo essere io d'accordo ma il governo, che al suo interno litiga perché c'è chi come il Pd ritiene che il Mes sia a costo zero e chi come i 5 Stelle non la vede allo stesso modo. A me risulta che le condizionalità ci saranno, e quindi bisogna stare attenti sulle conseguenze sul piano pratico di un sì al Mes". Insomma, Zaia non dice "sì", ma neppure un "no" netto: opera dei distinguo, mette nel mirino le condizionalità. E ancora, aggiunge: "Per la verità è tutto da capire se veramente una parte di quei soldi andrebbero alle Regioni, perché questo passaggio non è mica tanto chiaro. Per questo dico che bisogna valutare bene le condizioni, chiarire a monte i vincoli della partita", sottolinea. E quando gli fanno notare che "il suo però non è un no secco al Mes come quello di Salvini", il governatore ribadisce: "Ripeto, non mi farà litigare con nessuno".
Il peggiore dei peggiori: in un report, il disastro e l'umiliazione per Nicola Zingaretti