Immigrazione, Luciana Lamorgese e Giuseppe Conte verso la riapertura del Cona: "Italia in pericolo"
Gli sbarchi crescono a vista d'occhio. Nemmeno l'emergenza coronavirus dà da pensare a Luciana Lamorgese e Giuseppe Conte che, al contario, gridano al "venite tutti, le porte sono aperte". Eppure gli arrivi stanno toccando l'apice: "A luglio registriamo il dato peggiore degli ultimi anni - denuncia Matteo Salvini - con 2.825 arrivi contro i 1.088 del luglio 2019 e i 1.969 del luglio 2018. Gli immigrati vengono in massa e a decine sono positivi al Covid, ma il governo che non posticipa i pagamenti delle tasse degli italiani spende più di 4 milioni per affittare navi da destinare a quarantena anziché chiudere i porti applicando i Decreti sicurezza".
"Pronto a denunciare la Lamorgese". Clamorosa sfuriata sui migranti: chi è il sindaco che si ribella
Sul tema la Lega non arretra, anzi si dice pronta a fare le barricate dentro e fuori il Parlamento: "Lamorgese sposta decine di clandestini per l’Italia senza riuscire a controllarli (in Umbria ne sono scappati 23 su 25, e non sono chiare le condizioni sanitarie)". Non solo perché "in Veneto pensa di riaprire il famigerato centro di Cona che la Lega aveva chiuso. Questo governo mette in pericolo l’Italia” tuona il leader del Carroccio senza se e senza ma.