Roberto Gualtieri inguaia Conte: "Il governo non ha mai escluso l'utilizzo del Mes". La trattativa sul Recovery Fund ora è più dura
"Il governo non ha mai escluso l'utilizzo del Mes". Il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, intervistato dal Corriere della Sera, tira un brutto scherzo al suo premier Giuseppe Conte. Impegnato nella difficilissima trattativa sul Recovery Fund con i Paesi "frugali", per la verità il presidente del consiglio da settimane va dicendo che l'adesione dell'Italia al fondo salva-stati "non è all'ordine del giorno". Il motivo è semplice: ammettere che l'Italia ricorrerà ai quei miliardi in prestito depotenzierebbe l'urgenza di chiudere subito per il Recovery Fund, più sostanzioso del Mes e a fondo perduto (anche se dilazionato negli anni). All'Europa, infatti, nell'ottica dei falchi del Nord guidati dall'Olanda, conviene certamente prestare soldi piuttosto che regalarli. Ecco perché le parole di Gualtieri complicano non poco la missione di Conte in queste ore cruciali.
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Non a caso, Gualtieri definisce "decisivo" chiudere il negoziato "al più presto, se possibile già in questo Consiglio europeo. Io sono fiducioso". "I dati economici, come ha ricordato Christine Lagarde - aggiunge il ministro Pd - ci dicono che una rapida implementazione del programma Next Generation Eu è essenziale per raggiungere una ripresa solida, sostenibile, orientata al futuro e capace di salvaguardare il mercato unico. Su questa posizione, che l'Italia ha sostenuto fin dall'inizio con forza, è maturato un largo consenso il che rappresenta una novità politica di straordinario rilievo".