Silvio Berlusconi, appello a Salvini e Meloni: "Gli alleati ci pensino, dobbiamo provare a cambiare questo governo"
Un tempismo pesantissimo: poche ore dopo la manifestazione a Piazza del Popolo a Roma, dove si è radunato contro il governo un centrodestra unito. Insieme Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. Il leghista, parlando delle voci relativi a possibili ingressi del Cavaliere in maggioranza, ha affermato: "Mi fido totalmente di lui". E Berlusconi, il giorno dopo, rilascia una pesantissima intervista a Il Giornale, firmata da Alessandro Sallusti. Intervista in cui esprime senza ambiguità il suo pensier: "La via maestra, lo diciamo tutti da tempo, rimane quella di restituire la parola agli italiani perché vi sia finalmente un governo espressione della volontà degli elettori, dopo quasi dieci anni da quando il nostro governo venne fatto cadere da una congiura di Palazzo", premette.
Il "golpe contro Berlusconi, Napolitano all'angolo: la domanda a cui non può più non rispondere
"Tuttavia mi rendo conto che la strada per le elezioni sia particolarmente difficile, sia per le ovvie resistenze del ceto politico, sia per motivi oggettivi legati all'emergenza sanitaria ed economica. Se quindi non fosse possibile andare alle urne in tempi brevi, rimarrebbe il problema di cambiare un governo e una maggioranza oggettivamente inadeguati. Voglio essere molto esplicito - spara la bomba -: io non credo che in questo Parlamento vi siano le condizioni per dare vita a un governo adeguato alla gravità della situazione del Paese. Se tuttavia molti parlamentari si rendessero conto della necessità di anteporre all'interesse personale o all'appartenenza di partito il bene collettivo, se alcune forze politiche fossero disponibili a dare vita a un governo diverso e migliore di questo, forse sarebbe il caso di parlarne".
Berlusconi rimarca che "fra l'ipotesi di tenerci per altri due o tre anni il governo Conte, con i Cinque Stelle come 'azionisti di riferimento' e quella di avere un governo diverso, più autorevole, più credibile in Europa e nel mondo, che faccia una politica adeguata per uscire dalla crisi, che sia più in sintonia con la maggioranza degli italiani, io dico che vale la pena almeno di pensarci. Il centrodestra potrebbe ragionarne insieme - se ma ve ne fosse la possibilità concreta - e insieme decidere come comportarsi", conclude Berlusconi