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Matteo Salvini su Conte: "Al posto delle tasse taglia gli studenti". E sulla Azzolina: "Dimissioni"

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“Dopo gli Stati generali il governo aveva promesso il taglio delle tasse, e invece oggi annuncia il taglio degli studenti”. Matteo Salvini è incredulo dinanzi alla conferenza stampa di Giuseppe Conte e Lucia Azzolina, che hanno ufficializzato la riapertura delle scuole a partire dal 14 settembre. Ciò avverrà in “totale sicurezza”, ma per il governo significa che i ragazzi dovranno essere il 15% in meno all’interno degli istituti. “Su quali basi verranno scelti gli ‘espulsi’? Dove verranno mandati? Quanti insegnanti verranno assunti? Quante nuove classi verranno aperte?”: queste le domande particolarmente calzanti del segretario della Lega, alle quali pero ora non è arrivata alcuna risposta dalla Azzolina.

 

 

Per questo l’ex ministro insiste nel definirla “non adeguata, si dimetta, non è in grado di gestire il futuro dei nostri figli”. Scende ancora di più nello specifico Mario Pittoni, presidente della commissione Cultura al Senato: “Il 15% di studenti fuori dall’istituto per rispettare il distanziamento, di cui parla Azzolina, fa il paio con il 15% di docenti in più che, secondo la task force, servirebbero per gestire la situazione. Oltre 120mila insegnanti di cui vedremo, se va bene, poco più di un terzo; ovviamente assunti a tempo determinato, nonostante già così l’Italia si appresti a sondare il tetto dei 220mila supplenti”. 

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