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Matteo Renzi e Maria Elena Boschi spaccano il centrosinistra in Puglia. Retroscena clamoroso: le intercettazioni di papà Renzi dietro il no a Emiliano

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Italia Viva boccia la candidatura del piddino Michele Emiliano. Dietro al "abbiamo visioni diverse" di Maria Elena Boschi ci sarebbe però ben altro, un antefatto giudiziario. Il presidente della Regione Puglia - stando a quanto riporta il Fatto Quotidiano - incrocia l'indagine Consip come testimone. Nelle intercettazioni di Carlo Russo, indagato poi per traffico di influenze e millantato credito, nonché amico di Tiziano Renzi si legge: "È venuto a trovarmi in Salento Tiziano () da quest' anno poi abbiamo preso una casa ( ) sul mare () è venuto Emiliano più volte, insomma () ci stiamo divertendo".

Una circostanza spiegata così da Emiliano ai pm: "Qualche mese prima -  se ben ricordo nell'estate del 2014, avevo conosciuto Russo () Non ricordo esattamente in che modo Russo si era presentato a me, ma mi aveva certamente detto di essere amico di Matteo Renzi". In realtà poi le indagini accerteranno che l'amicizia era con Renzi senior anche se Emiliano precisa di non averlo mai incontrato "e che sì ci furono vari tentativi da parte di Tiziano Renzi di incontrarmi, senza successo". Poi Emiliano mostrò ai pm due messaggi ricevuti da Tiziano Renzi. Il primo del 16 febbraio 2015: "Sono Tiziano Renzi, posso disturbare?".

 

 

Il Gip Gaspare Sturzo nel rigettare la richiesta di archiviazione di Tiziano Renzi cita altri punti della deposizione. "Emiliano ha riferito di aver parlato con Lotti del Russo durante la sua campagna elettorale del 2014, e di aver avuto dal Lotti notizia di una vicinanza del Russo al loro gruppo politico e della convenienza di riceverlo", il tutto "in epoca non sospetta (ottobre 2014) e antecedente alla vicenda Consip". Il Gip Sturzo scrive: "In sostanza, Russo Carlo, certamente è un faccendiere di un certo spessore che: (.) aveva tentato un approccio relazionale con Emiliano durante le elezioni regionali pugliesi del 2014; aveva una comprovata conoscenza con il Lotti Luca, secondo Emiliano"; E poi ancora "Lotti () secondo l'assunto di Emiliano effettivamente conosceva Russo e almeno nel 2015 dava una sorta di affidavit sullo stesso al politico pugliese". Il Gip Sturzo ha chiesto ai pm di verificare meglio il ruolo di Tiziano Renzi chiedendo nuove indagini. In parte, per il quotidiano di Travaglio, sarebbe merito delle deposizioni di Emiliano, tanto da arrivare a pensare che dietro al veto di Renzi ci sia proprio questo.

 

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