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Matteo Renzi, la proposta a M5s e Pd: "Patto di legislatura fino al 2023, vietiamo il Quirinale ai sovranisti"

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È passato poco meno di un anno dalla mossa spregiudicata di Matteo Renzi, il quale sfruttando la "crisi del Papeete" aperta da Matteo Salvini, con una clamorosa piroetta, abbracciò lo scorso agosto il M5s per governarci insieme, anche se fino a quel giorno i grillini erano dipinti come il male assoluto. E invece no: il male assoluto diventò Salvini, i grillini un male necessario. E il resto è storia: un anno malcontato di governo in cui un giorno sì e l'altro pure, il leader di Italia Viva - già, nel frattempo ha anche abbandonato il Pd per farsi il suo partitino - minaccia lo stesso governo che ha creato, lo pungola, lo condiziona. Insomma, sempre a un passo dal farlo saltare in aria. Almeno fino ad oggi.

 

Già, perché oggi, venerdì 26 giugno, Renzi propone la sua nuova mossa spregiudicata. Altro che archiviare il governo con Pd e M5s, anzi tenerlo ben saldo in sella fino al 2023. Obiettivo dichiarato? Eleggere un presidente della Repubblica gradito, senza rischiare che ad avere i voti necessari per stabilire la successione di Sergio Mattarella siano i "pericolosi sovranisti", Fratelli d'Italia e la già citata Lega. Lo dice chiaro e tondo, Renzi, in un'intervista a Repubblica che cambia sensibilmente il quadro politico: "Ora bisogna fare un doppio salto ulteriore", premette. Di che si tratta, di grazia? "Da un lato concretizzare la massa di risorse annunciata nelle dirette Facebook ma non arrivate ai cittadini - afferma con chiara allusione a Giuseppe Conte -. Dall'altro sostenere la maggioranza per arrivare al 2023, eleggendo un presidente della Repubblica europeista e filo atlantico".

 

Non si nasconde, nemmeno un po', il leader di Italia Viva. E aggiunge: "Sì, deve essere il nostro traguardo di legislatura. Dobbiamo evitare che il Quirinale sia la gara di ritorno di chi ha perso al Papeete". Dunque ricordano a Renzi che, la scorsa domenica e sempre in un'intervista a Repubblica, Salvini ha teso la mano al M5s, proponendo di eleggere d'intesa il prossimo inquilino del Colle. "Se Salvini e Meloni votano un presidente europeista e filo atlantico, bene - risponde -. Va invece scongiurato il rischio di ritrovarci con un Capo dello Stato tipo Orban. Abbiamo mandato a casa Salvini per evitare che l'italia diventi sovranista e anti Bruxelles come l'Ungheria", rimarca. Insomma, il piano di Renzi è chiaro, spregiudicato, pronto a tutto - ancora una volta - contro Salvini. Resta da vedere se riuscirà a condurlo in porto.

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