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Nicola Zingaretti, fuoco amico nel Pd. Del Basso De Carlo: "Al massimo segretario del circolo di Pietralata"

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Umberto Del Basso De Caro, ex socialista approdato nel Partito Democratico, è uno dei dem che non vede di buon occhio la gestione Zingaretti: "Al massimo poteva fare il segretario del circolo di Pietralata. Gori ha sbagliato solo i tempi non il merito del suo j' accuse. A settembre, se gli andrà bene, il Pd governerà solo quattro regioni. La Campania di De Luca, che però, non è del Pd, ma è uno Stato autonomo e autoritario, che diventerà teocratico. La Toscana di Giani, che non c'entra nulla con Zingaretti, visto che ha origini socialiste. L'Emilia di Bonaccini, che è però l'antagonista di Zingaretti nel partito. E, infine, proprio il Lazio di Zingaretti. Ma non so quanto durerà? La Casellati ha chiesto che escano tutte le registrazioni di Palamara. Da quanto ne so ci sono pure quelle con Zingaretti. Perché? Chiedere a Ielo e Pignatone".

 

 

 

"Le pagine che raccontano i mal di pancia del Pd si tingono anche di giallo, ma a parte ciò a largo del Nazareno si sono accorti che a settembre potrebbe finire tutto. Perché con la logica andreottiana applicata pedissequamente dal premier Conte del tirare a campare e quella del quieta non movere seguita dal segretario del Pd, c'è il rischio che i nodi vengano al pettine tutti insieme a settembre. E sia impossibile scioglierli". Questa la sintesi del pensiero di Augusto Minzolini sul Giornale sull'attuale momento del Pd, alle prese con il precario equilibrio del governo Conte.

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