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Vittorio Sgarbi scatena il caos alla Camera: insulti alla collega e alla Carfagna, trascinato via tra le urla "pagliaccio"

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Ancora caos alla Camera. Ancora una volta la responsabilità è di Vittorio Sgarbi, al centro di un durissimo scontro con la presidente, Mara Carfagna, che lo ha espulso. Secondo scontro nel giro di poche settimane.: "Non può offendere i suoi colleghi, non può pronunciare parolacce", gli ha intimato l'esponente di Forza Italia, tra gli applausi unanimi di maggioranza e opposizione mentre il critico veniva costretto a lasciare l'Emiciclo. Sgarbi si è opposto, non voleva andare via, dunque è stato rimosso di forza dai commessi. Alcuni deputati, mentre veniva trascinato via, gli urlavano contro: "Vergogna, vergogna!". E altri lo apostrofavano come "pagliaccio". La Carfagna, intanto, sottolineava che Sgarbi "ha trasformato quest'Aula in uno show, con parolacce contro le donne e anche contro di me". 

Nel dettaglio, Sgarbi ha insultato alcuni deputati, in particolare Giusi Bartozzi. Il tutto, mentre si discuteva del caos-procure. La Bartolozzi aveva difeso la categoria dei magistrati, a cui apprteneva, scatenando Vittorio Sgarbi. "Le chiedo di allontanarsi dall’aula – ha detto – perché lei non può insultare i suoi colleghi. Non può continuare a pronunciare parolacce in questa sede, che ha rivolto anche a me. Chiedo agli assistenti parlamentari di allontanarla fuori dell’aula", lo ha apostrofato la Carfagna. E ancora: "Deputato lei ha scambiato questa aula per uno spettacolo. Ha pronunciato parole irripetibili verso la collega Bartolozzi e verso questa presidenza. Insulti e offese verso una donna, e quest è inaccettabile, e tutta l’aula dovrebbe esprimere solidarietà".

 

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