Alessandra Riccardi, dopo il suo addio il M5s perde il controllo nella Commissione "vitale": ora comanda l'opposizione
L'addio di Alessandra Riccardi rappresenta per il Movimento 5 Stelle non solo una sconfitta visto e considerato che la grillina è passata ai banchi dei nemici, la Lega. Quello della Riccardi però è molto di più, è un grosso problema. Il suo addio ha infatti fatto perdere ogni presidio negli organi di giustizia interna, quelli - come ricorda Il Fatto Quotidiano - chiamati a decidere sui ricorsi contro il taglio ai vitalizi. All'interno della Commissione contenziosa, organo di primo grado, ci sono infatti il presidente, Giacomo Caliendo di Forza Italia e due rappresentanti della Lega: Simone Pillon e appunto la Riccardi. Saranno proprio loro domani e dopodomani a essere convocati per decidere sulla legittimità del ridimensionamento degli assegni per gli ex senatori varato due anni fa,
Non va meglio per il Movimento in secondo grado dove le decisioni divengono definitive. Qui la presidenza del Consiglio di Garanzia è di un altro azzurro, Luigi Vitali: nel collegio vi sono poi un rappresentante del Pd (Valeria Valente), uno di Fratelli d'Italia (Alberto Balboni) e almeno in origine un solo leghista (Pasquale Pepe). E così l'esclusione del M5S dalla partita sui vitalizi, il loro cavallo di battaglia, è ormai chiara. E la notizia peggiora se si considera che i membri di queste due commissioni durano in carica cinque anni, anche se nel frattempo hanno cambiato casacca.