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Giuseppe Conte, il retroscena: "Sarà come con Salvini dopo il Papeete. Che succede se il M5s...?". Verso la crisi

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Sta per tornare il Giuseppe Conte versione anti-Salvini, quello post Papeete. Ma stavolta il suo avversario si chiama Pd. Secondo un retroscena di Repubblica, la battaglia sul taglio dell'Iva è la spia della nuova fase a Palazzo Chigi: "Da qualche giorno, l'avvocato ha riposto nel taschino le sfumature di grigio. Basta mediazioni, in soffitta l'approccio notarile". Serve una scarica di adrenalina all'Italia e al governo e quello di Conte, spiega il quotidiano diretto da Maurizio Molinari, è un "all-in politico, una scommessa per la sopravvivenza". "In 4 mesi ci giochiamo tutto. A partire dal decreto semplificazioni, che va approvato entro quindici giorni", è la riflessione di Conte, preoccupato dagli ultimi addii nel Movimento 5 Stelle che hanno ridotto a 167 unità la maggioranza giallorossa in Senato, appena 6 in più della maggioranza assoluta includendo però anche 2 senatori a vita, Mario Monti ed Elena Cattaneo, e 7 del Misto.

 

 

 

 

L'inquietudine è rappresentata plasticamente da un'ipotesi molto concreta: "Che succede, ad esempio - si domanda Repubblica -, se sul Mes si sfilano cinque grillini, come stimano a Palazzo Chigi? Succede che Forza Italia rischia di risultare determinante, i renziani diventano l'ago della bilancia, il Senato si trasforma in una palude".

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