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Nicola Zingaretti al M5s in vista delle regionali: "No alle alleanze? Tafazzismo, ridicolo"

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Il leader del Pd Nicola Zingaretti è in cerca di poltrone per il proprio partito alle prossime elezioni Regionali ed invita i suoi ad allearsi con il M5s e viceversa superando le divisioni. Lo fa evocando "Tafazzi" il comico interpretato da Giacomo Poretti del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, che in calzamaglia nera e sospensorio bianco si percuoteva le parti basse con una bottiglia vuota.

"Tra le forze politiche unite a sostegno del Governo Conte prevalgono i no, i ma, i se, i forse, le divisioni. Il motivo è ridicolo: si può Governare insieme 4 anni l'Italia ma non una Regione o un Comune perché questo significherebbe alleanza strategica. Ridicolo!", scrive il segretario del Pd su Facebook. Spiega poi che non  è una questione di "raccattare voti" ma di "riformismo" Si dà del "matto" da solo, "io che invoco, pratico e costruisco unità". E spiega come le alleanze strategiche, come quella con i grillini, possano essere l'unico argine al trionfo delle destre, "il resto", chiosa, "è l'eterno ritorno di vizi antichi di una degenerazione della politica personalistica e autoreferenziale. Tafazzi non è stato inventato per caso. Questa è la verità". 

 

Insomma da soli non si andrebbe da nessuna parte, ne è convinto anche l'ex sindaco di Torino, Piero Fassino, secondo il quale  “l’unica strategia utile a una politica di riforme è l’unità e la coesione tra le forze che condividono lo sforzo di portare il Paese fuori dalla crisi". Replica contrariato Ettore Rosato, vicepresidente della Camera dei deputati  e coordinatore nazionale di Italia Viva  "Se ne accorgono oggi che bisogna lavorare insieme. Il Pd ha scelto da solo tutti candidati e pretende poi che gli altri li seguano. Mi sembra un modo curioso e presuntuoso di fare politica", polemizza. 

 

Critiche a Zingaretti anche da Paolo Cento, responsabile nazionale Enti Locali di Sinistra Italiana (Leu): "Zingaretti ha ragione ad evocare Tafazzi", sottolinea Cento, "i candidati presidenti, infatti devono essere la conseguenza di un lavoro comune con la coalizione e non imposti dal partito piu grande. Emblematica la vicenda della Liguria dove un'alleanza larga anche con il M5S è bloccata per la contrarietà del Pd  nei confronti di Ferrucio Sansa".

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