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M5s, retroscena: "Così Salvini ci rafforza". Le reazioni all'offerta sul Quirinale, dubbi sulla tenuta dell'asse col Pd
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I Cinque Stelle recidono definitivamente tutti i rapporti con Matteo Salvini, questo almeno stando a quanto fatto trapelare da Repubblica. I grillini, a ridosso dell'intervista del leader della Lega che dichiarava di essere interessato a nominare il prossimo capo dello Stato assieme agli ex alleati, non ne vogliono più sapere. "Salvini? Ci ha fatto un favore grande come una casa", si scrivono subito in chat i big pentastellati in quella che è a tutti gli effetti una domenica di fuoco. Per il popolo grillino il governo li lega inevitabilmente al Pd: "I dem - si legge nei messaggi citati dal quotidiano di Molinari e inviati dal reggente Vito Crimi - sono a pieno titolo nella maggioranza, assolutamente ridicolo escluderli in modo aprioristico dalla coalizione che sceglierà il nuovo Presidente".
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Insomma, una chiara frecciatina a quei piddini che stanno già facendo carte false per piazzare al Colle una personalità gradita. E il tutto, ovviamente, alle spalle dei pentastellati. "Le parole del leader della Lega ci rafforzano - prosegue un esponente pentastellato nell’esecutivo Conte – perché mettono in risalto il fatto che nel Pd si fanno già film e spartizioni, nella convinzione che noi non abbiamo un nome da spendere per il Quirinale. E qui si sbagliano di grosso. La candidatura di garanzia che potrebbe ottenere il consenso più ampio ce l’hanno i 5 Stelle, non gli alleati". Il ragionamento appare chiaro: guai fare nomi senza il Pd, ma guai anche fare nomi imposti dal Pd. Anche se qualcuno sarebbe già disposto a scommettere che i grillini potrebbero andare incontro ai dem pur di rimanere al governo, magari con un Mattarella bis. E non sarebbe una novità.
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Killers of the Flower Moon, una storia di petrolio (e di scoperte)
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