Sergio Mattarella, retroscena-Quririnale: irritazione per l'abbandono dell'aula di Giorgia Meloni
A vuoto gli appelli di Sergio Mattarella affinché maggioranza e opposizione lavorassero assieme per il bene del Paese. Questo il presupposto alla base dell'irritazione del Colle dopo la protesta di Lega e Fratelli d'Italia in occasione dell'informativa di Giuseppe Conte in vista del prossimo Consiglio europeo. Secondo Italia Oggi l'uscita dei leghisti dall'Aula e il mancato ingresso dei meloniani ha mandato su tutte le furie il Quirinale. Soprattutto - questo è il loro ragionamento - dopo il faticoso convincimento nei confronti del governo che, fino a settimana scorsa, ha agito completamente in solitaria nonostante l'emergenza coronavirus.
Ma a non far dormire sonni tranquilli il Colle ci pensa anche il Movimento 5 Stelle. Tra gli screzi Di Battista-Grillo e l'accusa del quotidiano spagnolo ABC su presunti finanziamenti dal governo venezuelano, la creatura di Beppe Grillo non se la passa benissimo. "È solo una montatura ad arte" vanno dicendo i grillini anche se la tensione per l'apertura del fascicolo da parte della procura di Milano sul 'caso Venezuela' si taglia con il coltello.
Senza poi fare i conti con l'equilibrio precario del governo, anche questo motivo di agitazione per il Colle. "Nelle prossime settimane ci giochiamo tutto, non possiamo permetterci errori" è il refrain che circola tra gli uomini del Quirinale in attesa della battaglia sul Mes che a luglio vedrà scontrarsi Pd e M5s.