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Antonio Di Pietro sul M5s: "Come la Dc con il parroco don Giuseppe Conte"

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Il Movimento 5 Stelle come la Dc. Antonio Di Pietro riserba ai pentastellati il peggiore - a suo dire - dei paragoni. "Con un parroco di provincia che lo sta amministrando, don Giuseppe Conte, che ogni giorno ci propina la sua predica che potremmo andare a sentire la domenica alla messa cantata". L’ex magistrato, nonché ex ministro, ha solo un consiglio per quella forza politica una volta vicina al suo pensiero: "Per sopravvivere deve tornare alle origini". A Radio Cusano Tv Italia Di Pietro ha confessato anche da che parte sta delle due correnti che dividono il M5s: "L’unico che può smuovere le coscienze è Di Battista, perché rappresenta una parte del popolo italiano e soprattutto che dice e fa quello che pensa. Congresso, Stati generali, assemblea costituente li abbiamo visti in tutti i partiti, se il M5S vuole diventare come tutti gli altri partiti andrà a scomparire". 

 

 

Una dichiarazione che va automaticamente contro Beppe Grillo, da Di Pietro sempre considerato "un fratello politico". "Penso che Grillo - prosegue - abbia fatto una scelta di campo: mantenere lo status quo perché sa che l’alternativa sarebbe quella di affidare il governo alla coalizione di centrodestra". Insomma, l'ex pm sta con due piedi in una scarpa: da un lato con Dibba e i grillini che vogliono nominare un leader al più presto, dall'altra con il Garante che tutto vuole fare fuorché trovare un capo politico. Per non parlare poi dei presunti finanziamenti che il M5s avrebbe ricevuto dal governo venezuelano. Anche qui Di Pietro difende a spada tratta l'amico: "Questa - tuona - è una bufala pazzesca, una calunnia enorme, si sta offendendo la memoria di Gianroberto Casaleggio che è una persona che non ha mai preso neanche un caffè senza farsi fare la ricevuta. Mi auguro che si proceda con un’inchiesta finalizzata a capire chi è quel personaggio che ha creato questo falso storico".

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