La Lega e il Pd sono a un'incollatura. Il sondaggio Ixè realizzato per Bianca Berlinguer e Cartabianca stupisce non poco. Se confermati, i numeri sarebbero uno scossone agli equilibri politici nazionali (ma, va rivelato, il sondaggio-Berlinguer dà sempre il Carroccio più indietro rispetto a tutti gli altri). In una settimana, il partito di Matteo Salvini perderebbe (senza apparente motivo) l0 0,7, scendendo al 24,3%. Al contrario il Pd, anche qui quasi come fulmine a ciel sereno, salirebbe al 22% guadagnando 0,6 punti. Differenza mai così bassa da anni, tra i due partiti. Alle loro spalle l'istituto registra il crollo drammatico del Movimento 5 Stelle: -1,1, ora al 16,1%. Non è chiaro che cosa abbia influito, anche se i fattori di crisi per gli elettori di crisi sono multipli: l'assenza di leadership vera o la "Bilderberg a 5 Stelle" di villa Pamphili, colpo basso ai pentastellati più identitari. Eventi più recenti e non ancora analizzati dai sondaggi come la guerra tra Alessandro Di Battista e Beppe Grillo o il caso dei presunti finanziamenti del regime chavista del Venezuela a Casaleggio nel 2010 potrebbero provocare una slavina ancora più grave.
Ai piedi del podio, sostanzialmente stabile, c'è Giorgia Meloni con Fratelli d'Italia (.al 14,2%, -0,2), mentre nel centrodestra è l'opposizione "responsabile" di Silvio Berlusconi e Forza Italia a godere i frutti, guadagnando lo 0,3 e portandosi al 7,9%. Per onor di firma, una menzione per Matteo Renzi: la sua Italia Viva fa il pieno, guadagna ben 0,8 punti e si arrampica al 2,7%. Poca roba, meglio di niente.