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M5s e i milioni da Maduro, botta e risposta Di Battista-Gelmini: "Falso", "Gridavano 'vaffa' e incassavano contanti dentro una valigetta"

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Dopo lo scandalo emerso con il quotidiano spagnolo ABC per cui il M5s avrebbe ottenuto in nero 3 milioni e mezzo da Hugo Chavez, arriva la replica di Alessandro Di Battista. "L'attacco diffamatorio del quotidiano di destra e monarchico ABC nei confronti del M5S e soprattutto di Gianroberto Casaleggio è vile. Non vi è cosa più oscena che attaccare persone non più in vita, che non possono difendersi. Mi auguro che Davide - il figlio del cofondatore del M5S e presidente dell'associazione Rousseau - quereli immediatamente, per difendere l'onorabilità del M5S e del suo grande papà". Queste le parole di Dibba rilasciate all'Adnkronos.

 

 

Ma a niente sembrano servire le rassicurazioni dei diretti interessati. A definire vergognoso quanto presumibilmente accaduto anche Maria Stella Gelmini.  "Mentre gridavano 'vaffa' al mondo politico e si presentavano come i garanti della legalità, i vertici del Movimento 5 Stelle nel 2010 avrebbero incassato 3,5 milioni di euro in contanti spediti a Gianroberto Casaleggio dentro una valigetta dall'attuale presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, allora ministro degli Esteri di Chavez. Se quanto riportato dal quotidiano spagnolo 'Abc', che cita un documento dell'intelligence venezuelana, fosse confermato, ci troveremmo di fronte ad un finanziamento irregolare e segreto da parte di uno dei governi più controversi del Sudamerica alla forza politica che oggi esprime il presidente del Consiglio e che ha la maggioranza relativa in Parlamento. Beppe Grillo, invece di difendere Conte dagli attacchi interni di Di Battista, potrebbe dare qualche immediata spiegazione", tuona la capogruppo di Forza Italia alla Camera.

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