Nino Di Matteo a Non è l'Arena: "Dopo le intercettazioni a Napolitano ci è stato detto di tutto, Csm e Anm zitti"
"Dopo le intercettazioni con Giorgio Napolitano ci è successo di tutto". Il pm Nino Di Matteo, uno degli alfieri dell'inchiesta sui rapporti Stato-Mafia, intervistato da Massimo Giletti a Non è l'Arena ripercorre i giorni caldissimi dello scontro tra Quirinale, Parlamento e Procura di Palermo nel 2012.
"Sapevamo sarebbe stata difficile e non avremmo avuto il plauso di nessuno, e d'altronde non è l'obiettivo di um magistrato - premette Di Matteo a proposito di quelle indagini -, ma dopo le intercettazioni di Mancino e Napolitano ci è stato detto di tutto. Siamo stati definiti ricattatori del capo dello Stato, eversivi, addirittura assassini dopo la morte del compianto D'Ambrosio (il consigliere di Napolitano, ndr). Non critiche, calunnie. E nessuno ci ha difeso, nemmeno Anm o Csm, che in quel momento dimostrarono un pericoloso correlatismo politico".