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Giuseppe Conte, premier alla sbarra con l'interrogatorio dei pm di Bergamo: un disastro per Davigo e M5S

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Le immagini dei pm di Bergamo, che indagano per epidemia colposa per non aver istituito per tempo come zona rossa Alzano e Nembro nella bergamasca, che arrivano al mattino e se ne vanno alle 5 della sera, insieme alla notizia di un interrogatorio durato tre ore solo per il premier Conte (a cui vanno aggiunte quelle che la Pm Maria Cristina Rota, ha dedicato ai ministri Lamorgese e Speranza), non hanno certo giovato al governo alla vigilia di un avvenimento internazionale come gli Stati Generali dell'Economia, che nell'agenda prevede l'arrivo a Roma di tutti i vertici Ue. Lo scrive il Giornale che certifica l'imbarazzo politico di questa situazione.

 

 

Perchè, scrive sempre il Giornale, "un trattamento di riguardo era il minimo che ci si potesse aspettare per un governo che, non è un mistero, ha al suo interno i terminali politici delle correnti delle magistrature più interventiste, dai giustizialisti ai nipotini delle toghe rosse".  Proprio la vicinanza di Conte a quei mondi rende le immagini di ieri in ogni caso un problema per lui. Se ci fossero stati Berlusconi, Letta o Renzi, scrive Minzolini, per fare dei nomi, al posto di Conte e nelle sue stesse condizioni, infatti, si può star sicuri che Marco Travaglio "avrebbe già eretto una ghigliottina accanto alla Colonna Antonina". Mentre per Piercamillo Davigo i poveretti sarebbero già dei "colpevoli non scoperti".

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