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Mario Draghi, il trucco di Giuseppe Conte: “Stati Generali? Ha declinato”, ma l'invito non è mai partito

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Mario Draghi non parteciperà agli Stati generali dell’economia. Secondo Giuseppe Conte ha declinato, ma l’edizione odierna de Il Giornale sostiene che l’invito in realtà non è mai partito. Per questo parla di “supercazzola” del premier, preoccupato del fatto che l’ex numero uno della Bce potesse fargli ombra: d’altronde ha messo in piedi un’imponente passerella lunga dieci giorni per farsi bello davanti alle telecamere mentre nel Paese si leva forte un grido d’aiuto.

 

 

“Assieme al suo portavoce Casalino - scrive Massimiliano Scafi - si è messo al tavolino e ha congegnato questa bizzarra strategia di difesa, il rifiuto ricevuto prima ancora della partenza dell’invito. Chi conosce Draghi ipotizza un interesse alla vicenda vicino allo zero. Sospiro di sollievo invece a Palazzo Chigi: da mesi si parla di un governo guidato da Supermario, il profilo e l’esperienza dell’ex presidente della Bce fanno paura”. La pattuglia Ue però sarà ampiamente rappresentata: interverranno Ursula von der Leyen, David Sassoli e Paolo Gentiloni, mentre non è ancora confermata la presenza in videoconferenza di Christine Lagarde.

Ci sarà anche Vittorio Colao, nonostante all’inizio Conte non volesse nemmeno lui: “Il motivo è sempre lo stesso - si legge su Il Giornale - non intende dividere il palcoscenico con nessuno. Poi il premier ha dovuto cedere alle pressioni del Pd e alla logica, concedendo al manager una breve passerella”. Confermata, invece, l’assenza del centrodestra, che non intende prestarsi alla passerella del premier in villa, ma rimane a disposizione per un incontro in Parlamento o a Palazzo Chigi. 

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