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Silvio Berlusconi spinge Salvini e Meloni: "L'invito di Conte agli Stati generali? Sono sicuro che si debba andare"

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“Parlerò con i nostri alleati, sono sicuro che si debba andare”. Silvio Berlusconi ha rotto gli indugi in collegamento con Bianca Berlinguer a Cartabianca, accettando a nome di Forza Italia l’invito di Giuseppe Conte per gli Stati generali dell’economia. Che dovrebbero partire venerdì e andare avanti fino al 21 giugno, con tanto di presenza di ospiti internazionali del calibro di Ursula von der Leyen. Il premier punta a fare le cose in grande, d’altronde sa di non potersi permettere ulteriori passi falsi, dopo le tensioni generate all’interno della maggioranza - e in particolare nel Pd - per non aver coinvolto la squadra di governo nella decisione di organizzare gli Stati generali.

Berlusconi continua a sposare la linea dell’unità richiesta dal presidente Sergio Mattarella, ma gli alleati del centrodestra non hanno ancora sciolto le riserve sulla loro partecipazione. Oggi dovrebbe essere presa una decisione definitiva sull’invito del premier Conte: “Sono sicuro che si debba andare - ha insistito Berlusconi - decideremo una linea comune e dovremo partecipare ad un appuntamento che, pur tardivamente, va nella strada che abbiamo indicato”. Il Cav si auspica che stavolta quello nei confronti dell’opposizione non sia soltanto un atto formale, ma incontra le resistenze di Giorgia Meloni: “Gli Stati generali a casa mia si fanno in Parlamento. A me non interessa cosa farà il governo, anche perché questo esecutivo prima va a casa e ci consente di votare e meglio è”. Appare invece più possibilista Matteo Salvini: “Non son ancora nulla, ma se mi invitano da persona educata vado a portare proposte”. La sensazione quindi è che il centrodestra ci sarà agli Stati generali, ma prima è atteso un confronto risolutore tra i tre leader. 

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