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Attilio Fontana replica alle accuse sulla Lombardia: "Di errori ne abbiamo commessi, ma è stata un'emergenza a sorpresa"

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La Lombardia nel mirino degli odiatori che proseguono le loro invettive contro la Regione e la sua gestione del coronavirus. Ad ammettere quanto accaduto è lo stesso governatore Attilio Fontana che non ha mai negato ci siano stati "degli errori" anche se a fin di bene. In un'intervista sul Corriere della Sera Fontana vuole precisare: "Io ho vissuto la vicenda Covid con un'angoscia personale grandissima. Terribile. Quello che mi ha aiutato a non fermarmi, è stato proprio il cercare tutte le soluzioni per uscirne. Immaginare una strada anche per le fasi di ripartenza che abbiamo di fronte". Non è una novità che quanto accaduto abbia preso il mondo intero alla sprovvista: "Di errori - complice questa sorpresa bestiale - ne abbiamo commessi fin che ne vuole. Però, a marzo prendere decisioni era durissima".

 

 

Non solo, perché il leghista vuole anche mettere a tacere le polemiche sollevate da chi come Marco Travaglio, invece che gioire per la costruzione di un ospedale, ha solo criticato: "Anche l'ospedale nell'ex Fiera di Milano è nato sotto una pressione terribile, l'ho deciso quando un medico, con le lacrime agli occhi, mi ha detto che non voleva più scegliere chi far vivere. Detto questo, di strutture simili ne sono state create ovunque nel mondo, 19 nei soli Stati Uniti. Ma di queste, 13 non sono mai entrate in funzione. L'ospedale in Fiera è stato uno straordinario regalo alla città da parte di più di 5.000 donatori nel momento più drammatico della pandemia. Per costruirlo in tempi da record, grazie a Fondazione Fiera Milano, non è stato speso un euro di soldi pubblici". L'esempio di un'Italia virtuosa che, evidentemente, ad alcuni non va a genio.

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