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Giuseppe Conte, il suo partito? Il sondaggio: al 14%. Ma pesa il precedente di Gianfranco Fini

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Nel quadro politico frammentato e diviso di questi mesi, Giuseppe Conte ha svolto e svolge un ruolo importante. Lo scrive Ilvo Diamanti per Repubblica. Per Diamanti Conte in questo periodo storico "costituisce l'unico, comunque, il principale, riferimento politico. Non solo del governo, ma del Paese. "Im-posto", in questa "posizione", dall'emergenza "imposta" dal Coronavirus. Il Covid-19".  Il premier Giuseppe Conte oggi è di gran lunga il leader più stimato in Italia. "Intercetta, infatti, la fiducia di quasi i due terzi dei cittadini. E qualcuno ne parla come possibile e auspicabile Presidente della Repubblica. Ma questa spirale di consensi e di lusinghe appare rischiosa, per lui. Soprattutto se Conte non riuscisse a mantenere, anche in futuro, la stessa prudenza dimostrata fino ad oggi. Se si lasciasse attirare dalle voci che, da molte parti, gli suggeriscono di mettersi in proprio".

 

 

Diamanti ricorda poi che: "un recente sondaggio, condotto da Youtrend per Sky, rileva che se Conte si presentasse con una lista propria, otterrebbe oltre il 14% dei voti. Non poco, ma neppure molto. Non abbastanza per garantirsi uno spazio reale e determinante, in prospettiva. Come lasciano presagire le esperienze più (o meno) recenti di partiti personali". Il rischio è di finire, per esempio, come Gianfranco Fini: apprezzato quando era alleato di Fini e persosi poi politicamente dopo aver fondato una propria lista personale.

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