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Non è l'Arena, Matteo Renzi: "Questo non è più il mio governo. Ma lo sostengo: ecco perché"

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E perché mai Matteo Renzi continua a stare dentro a un governo di cui non sembra condividere nulla? Forse per la poltrona? A pensar male si fa peccato? A dare delle risposte, ospite in collegamento a Non è l'arena di Massimo Giletti su La7, la puntata è quella di domenica 7 giugno, ci pensa il diretto interessato, il leader di Italia Viva, che esordisce con un roboante: "Questo non è più il mio governo". Così in risposta a Giletti che gli chiedeva se, in maggioranza, fosse ascoltato. Renzi, insomma, ammette di non avere nulla a che spartire con l'esecutivo giallorosso. E aggiunge: "Ai tempi del jobs act mi assumevo le responsabilità: era colpa o merito mio, ero il responsabile. Oggi non è così, la situazione è molto più impaludata. Sono a un bivio. O sto lì e dico tutto quello che non va. Oppure posso cercare piano piano di spingere perché qualcosa vada. Se, ad esempio, si è anticipato di 15 giorni l'apertura o si è tolta almeno in parte l'Irap alle aziende... il punto fondamentale è mettere la bocca su tutte le idee che vorrei tirar fuori e cercare di dare una mano concreta, piccolina e pragmatica per risolvere qualcosa - rimarca -. Ma è chiaro che ci siano tante contraddizioni. Si tratta di trovare un faticoso compromesso. Anche a prezzo, posso dirlo, di un certo dolore personale: io ho dovuto fare accordi con persone che su di me hanno detto cose incredibili. Ho una causa aperta con Beppe Grillo per diffamazione", conclude Matteo Renzi.

 

 

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