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Giuseppe Conte, l'indiscrezione: "Pensa a candidarsi in Senato". A Sassari, l'8 novembre: crolla il governo?

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Candidarsi al Senato per blindare il governo o, mal che vada, salvare la poltrona per questa legislatura. Sarebbe questa l'idea di Giuseppe Conte secondo Repubblica. Un'indiscrezione clamorosa che ha già una data: 8 novembre, quando si voterà nella circoscrizione di Sassari per riempire il seggio lasciato vacante dalla prematura morte della onorevole del M5s Vittoria Bogo Deledda. E il premier, rivela il retroscena, starebbe pensando a saltare il fossato (ormai strettissimo) che lo separa dal ruolo di tecnico a quello di politico fatto e finito (ed eletto).

 

 

 

 

Una prova muscolare che rischia di stravolgere l'intero panorama, visto che l'8 novembre potrebbe diventare l'election day accorpando le altre elezioni amministrative. In questo scenario, la candidatura di Conte trasformerebbe il voto in un referendum pro o contro il premier e la sua maggioranza. Certo, nel Pd e nel M5s restano le grosse diffidenze sul conto dell'avvocato di Foggia, che però candidandosi costringerebbe gli alleati a voltare le carte sul tavolo e chiarire, una volta per tutte, se preferiscono la fiducia o la crisi. Una mossa anti-logoramento (proprio come il programma a lunga gittata annunciato mercoledì nel discorso alla nazione sulla Fase 3) che però nasconde un'insidia: la volontà dei cittadini. Cosa succederebbe se gli elettori sardi decidessero di non votare Conte è fin troppo chiaro. 

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