Silvio Berlusconi, fonti incrociate Pd e Forza Italia: il Cav in mezzo al "governo del buonsenso" con Renzi, Zaia e Giorgetti. Addio Conte?
"La situazione è drammatica e l'asse di un possibile governo all'altezza della crisi non è in questa maggioranza". Le parole del piddino Umberto Del Basso De Caro rispecchiano uno stato d'animo parecchio diffuso tra i dem. A darne la conferma gli stralci di sfoghi raccolti da Augusto Minzolini. Tra questi c'è anche quello di Umberto Buratti che, senza mezzi termini, svela al retroscenista del Giornale "il governo del buonsenso", quello schieramento che va da "Matteo Renzi fino a Giancarlo Giorgetti, o meglio a Luca Zaia". Qui - prosegue il piddino - "ci sono più affinità in quel segmento parlamentare che nella maggioranza. Dentro il governo c'è addirittura anche il partito più filocinese d'occidente, i 5stelle".
Un desiderio che aleggia anche nell'altra sponda, quella di Forza Italia. "Sarebbe una figata - sospira il forzista Alessandro Cattaneo secondo Minzolini - collegare tutti quelli che ci sono tra Giorgetti e Renzi, passando per Berlusconi, Calenda e la Bonino, ma ci sono gli egoismi, i personalismi". A fargli eco anche niente di meno di Giorgio Mulè: "Sarebbe la cosa migliore, l'unico luogo politico dove albergherebbe lo spirito costituente, ma è complicato e si finirà per sbattere". Un sogno che però stride con la realtà, dove Renzi di turno o chi per lui, nonostante le numerose minacce, tiene ancora in piedi l'attuale esecutivo che, oramai, va avanti per inerzia.