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Luigi Di Maio si confessa a Maurizio Costanzo, niente pop-corn: "Non facevo il bibitaro, ma..."
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E chi l'avrebbe mai detto che Luigi Di Maio da piccolo sognava di fare altro. Il titolare della Farnesina, in vena di confessioni, ha raccontato a Maurizio Costanzo che il suo "idolo era Michael Schumacher. Ho sempre avuto una grande passione per i motori sono sempre stato appassionato di motorsport e non al calcio. Tifo Napoli, ma da piccolo invece che il calciatore volevo fare il pilota". Il ministro degli Esteri, durante L'intervista si è lasciato andare tornando al passato: "Non ho mai fumato uno spinello - assicura - e solo una volta in vita mia una sigaretta. Non sono mai stato affascinato dal fumo".
All'amichetto del liceo una "paghetta" da 180mila euro. Di Maio, l'ultimo scandalo: questa nomina come la spiega?
Ma Di Maio viene ricordato per un altro mestiere: il bibitaro. Pura e semplice fake news l'ha definita il diretto interessato: "Non ho mai venduto le bibite al San Paolo. La foto che gira sul web è una fake news", sebbene lavorassi allo stadio ma "in giacca e cravatta" perché "accoglievo i vip in tribuna autorità". Sarà.
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La Postina con Zanellato diventa Dotta
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