Open Arms, pizzino di Matteo Renzi a Salvini: "Stesso comportamento in aula, basta non faccia cazz***"
Italia Viva, disertando il voto in giunta per le immunità sul caso Open Arms, ha di fatto evitato il processo a Matteo Salvini (a meno che poi l'aula decida in modo diverso). Il leader della Lega ha ottenuto un "no" al rinvio a giudizio, dopo essere stato accusato di sequestro di persona per aver trattenuto in mare 164 migranti. Una mossa, quella dell'ex premier, ben pensata alla quale - secondo Augusto Minzolini - la mozione di sfiducia negata al grillino Alfonso Bonafede avrebbe fatto da apripista. Se si fa i garantisti, è questo il ragionamento di Matteo Renzi per il retroscenista del Giornale, li si fa fino in fondo.
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"Oltre al garantismo - spiega poi Michele Ansaldi - ci toglieremo la soddisfazione di dimostrare come Conte e Di Maio abbiano condiviso le scelte di Salvini su Open Arms". Proprio così perché Italia Viva rivendica le sue posizione: Giuseppe Conte e Luigi Di Maio erano ben consapevoli di quello che l'ex ministro dell'Interno faceva al largo di Lampedusa. Basta pensare che i tre erano al governo insieme e che hanno firmato, sempre insieme, i dl Sicurezza per limitare gli arrivi dei migranti dai barconi. Ma non finisce qui, perché non è un caso se Renzi è il più noto rottamatore della storia della politica. E così il leader di Iv ancora una volta si erge a decisore delle sorti del governo. "La mossa su Salvini in giunta - spiegava ai suoi secondo Minzolini - è stata opportuna. Se siamo garantisti non potevamo fare altrimenti. Non mi importa se perderò consensi. E faremo la stessa nell'aula del Senato. Sempre che Salvini non faccia ca**ate".