Lucia Azzolina, retroscena: lite con Conte e minacce di dimissioni, poi la resa sul decreto Scuola
Una notte di fuoco, quella appena trascorsa, con le trattative a Palazzo Chigi sul decreto scuola. Una notte che ha segnato la sconfitta di Lucia Azzolina, che ha incassato un durissimo colpo sul concorso dei precari. In sintesi, resta la prova scritta selettiva in entrata per l'assunzione di 32mila insegnanti: il test - che si farà quando ci saranno le condizioni epidemiologiche - si terrà dopo l'estate e prevede la consegna di un elaborato. Scongiurata invece l'ipotesi del quiz a risposta chiusa. Un pacchetto che non intercetta il gradimento del ministro pentastellato.
Alla fine delle trattative, la Azzolina ha dichiarato: "Bene la soluzione sul concorso straordinario per la scuola. Vogliamo ridurre il precariato, per dare più stabilità alla scuola, e vogliamo farlo attraverso una modalità di assunzione che garantisca il merito". Parole di circostanza. Ad ora mancano le date sia per il bando ordinario per medie e superiori e quelle per l'infanzia e la primaria. E Repubblica svela che la Azzolina, nel corso della notte, avrebbe addirittura minacciato le dimissioni, salvo poi arrendersi alla linea di Giuseppe Conte. Il premier era stato chiarissimo: "Non possiamo spaccarci sulla scuola". La notte è stata tesissima, tra resoconti che riferiscono litigi e sfuriate con l'Azzolina protagonista. Poi, la bandiera bianca sventolata dal ministro grillino.