"L'ho chiesto a Luigi Di Maio". A Fratelli d'Italia non torna l'atteggiamento dell'Italia nei confronti della Cina sul coronavirus, e in particolare la condiscendenza della Farnesina nei confronti di Pechino e delle sue opacità. Lo ha ribadito Adolfo Urso, senatore meloniano vicepresidente del Copasir, commissione da cui il ministro degli Esteri è stato ascoltato di fresco; "Come mai l'Italia è l'unico Paese, pur essendo stato il primo e il più colpito, nel consesso occidentale" a non chiedere chiarimenti alla Cina?, ha domandato Urso durante la presentazione del Rapporto Conoscere per deliberare - La sfida cinese e la posizione della Repubblica italiana della Fondazione Farefuturo, guidata dallo stesso ex finiano. A curare il report è stato un altro ex ministro degli Esteri, Giulio Terzi di Sant'Agata, insieme a Laura Harth.
Luigi Di Maio, il "corridoio turistico" (anche) per la Cina: la gelida replica di Giuseppe Conte
Giuseppe Conte rischia di vanificare il progetto di Luigi Di Maio che, con l’aiuto di Dario Franceschini, sta elab..."Germania, Francia, Gran Bretagna, Usa, Australia, Nuova Zelanda, perfino l'India hanno protestato e chiesto chiarimenti sull'origine del virus, la modalità di diffusione del contagio e le informazioni date dal governo cinese", ha sottolineato Urso aggiungendo che l'Italia "si è limitata a farsi cassa da risonanza e megafono della propaganda cinese". "Non c'è stata nessuna risposta - ha concluso - ma appare strano a tutti che l'Italia non abbia mai osato chiedere chiarimenti al governo cinese su quanto accaduto".