Matteo Renzi, l'ex premier garantista su Bonafede? Ecco tutti i nomi di chi ha fatto fuori
Matteo Renzi nel suo discorso al Senato, sul suo no alla sfiducia ad Alfonso Bonafede, ha spiegato che "se oggi votassimo con lo stesso metodo che ha utilizzato nella sua esperienza parlamentare nei confronti dei nostri governi, lei oggi dovrebbe andare a casa", rivolgendosi a Bonafede. Poi ha scandito l'elenco dei "martiri" del giustizialismo grillino: "Angelino Alfano, Federica Guidi, Maria Elena Boschi, Maurizio Lupi, Luca Lotti, Claudio De Vincenti. Ma noi non siamo come voi". Ma quando c'era da picconare il governo di Enrico Letta, era in prima linea. Fece dimettere Annamaria Cancellieri, ai tempi ministra della Giustizia. E che dire di Alfano. I suoi senatori renziani firmavano un documento per cacciarlo dal Viminale. E Josefa Idem, titolare dello Sport, mandata via per un modesto abuso edilizio.
"Siamo stati decisivi". Ma per cosa? Matteo Renzi, le ultime sparate di un leader finito (ieri)
Quando sotto indagine finì Nunzia De Girolamo - che del governo Letta era ministro dell'Agricoltura - Renzi era in prima linea, poi polemizzava con Maurizio Lupi. Quando diventò premier, liquidava così le sue dimissioni per un rolex: "Scelta saggia, fanno bene a tutti". E quando uno schizzo di petrolio sporcò l'immagine di Federica Guidi , la sua ministra dello Sviluppo economico? Renzi inflessibile: "Non puoi reggere ù devi dimetterti, dobbiamo mostrare che siamo diversi dagli altri".