Guseppe Conte cadrà sul Mes? Retroscena: "Nessun vincolo di maggioranza", M5s kamikaze in aula
Giuseppe Conte è preoccupato Conte: in modo particolare teme che al Senato un gruppo eletti grillini possa organizzare una manovra "suicida" pur di fermare il Meccanismo di Stabilità in Italia (Mes). Paura che viene ampliata dopo aver letto l'intervista di Vito Crimi al Fatto quotidiano, dove è vero che il reggente dei Cinquestelle non vede alternative o aggiustamenti possibili: "Non esiste un governo diverso da questo, e di rimpasto si parla dal giugno 2018. Ma in due anni si è solo dimesso un ministro: cambi della squadra non sono pensabili", ma sul mes le parole di Crimi pesano come un macigno sul futuro del premier e del suo governo. "Noi restiamo sul no al Mes, non può esserci un vincolo di maggioranza".
Infatti, scrive invece Repubblica, uno dei fuoriusciti pentastellati, Gianluigi Paragone, sta infatti sensibilizzando a Palazzo Madama una decina di suoi ex colleghi del Movimento. Per convincerli a "strappare" proprio nel caso in cui il governo aderisse a quei fondi europei e chiedesse al Parlamento di esprimersi. Una scissione su quel punto viene considerata esiziale a Palazzo Chigi. Anche perché la maggioranza al Senato non è certo ampia e un gruppetto di grillini in libera uscita sortirebbe un unico risultato: far cadere il governo. Il Mes, dunque, per il capo dell' esecutivo è quasi un tabù. Se non in circostanze eccezionali, non lo attiverà. Nonostante il pressing del Pd.