Giuseppe Conte, M5s sul piede di guerra dopo la sanatoria sui migranti: tutto pronto per la contromossa che mette a rischio il governo
Giuseppe Conte tirato per la giacchetta. Tutti i partiti della maggioranza in questa Fase 2 pretendono di dire la loro e spesso lo fanno in modi contrastanti. "Gli ultimi provvedimenti del governo cercano di dare un contentino a tutti, col rischio di non fare contento nessuno", dicono nel Pd secondo un retroscena del Giornale. Le misure all'interno del decreto Rilancio rispecchiano a pieno "il piano choc" di Matteo Renzi. Piano che però le altre forze politiche non vedono di buon occhio.
Una situazione, questa, drammaticamente preoccupante, soprattutto se si considera che l'ira dei lavoratori sta montando e non si sa in cosa sfocerà. Ma gli screzi non finiscono qui, perché il 20 maggio si vota in Senato la sfiducia ad Alfonso Bonafede. In questo caso sembra che Pd e Italia Viva siano dalla parte del ministro grillino, ma mai dire mai, il fu rottamatore ci ha abituati a tutto. Sorte diversa invece per il Mes, su questo fronte il Movimento 5 Stelle sembra irremovibile. Anzi, secondo il quotidiano di Sallusti i grillini sono sul piede di guerra e non ne vogliono sapere, decisi a usare la battaglia No-Mes per rilanciare la propria identità anti-europea, andare allo scontro con l'asse Pd-Iv che li ha umiliati sui migranti e che pretende di "dettare l'agenda".