Silvia Romano, Matteo Salvini: "Nulla accade gratis". Crisi di nervi al governo: "Che cosa sa il leghista?"
Non si è fatto attendere l'affondo di Matteo Salvini sulla liberazione di Silvia Romano. Nel mirino della Lega, il presunto pagamento di un riscatto, smentito dal governo. La voce però è stata rilanciata da molteplici fonti di stampa e da fonti vicine al governo somalo, si parla di una cifra che oscillerebbe tra 1 e 4 milioni di euro, versati al gruppo di terroristi islamici di Al-Shabaab, che teneva in prigionia la ragazza milanese. E Salvini, al riguardo di queste voci, ha affermato: "È chiaro che nulla accade gratis, ma non è il momento di chiedere chi ha pagato cosa...". Chiarissima l'allusione al riscatto. Parole che hanno fatto scattare le forze di governo. In primis Federica Dieni, segretario grillino del Copasir, comitato di controllo sui servizi segreti: "Se Salvini è a conoscenza del pagamento di un riscatto, il nostro presidente Raffaele Volpi (della Lega, ndr) lo convochi per riferire".
A stretto giro di posta, a far eco a Salvini, le parole del deputato di Fratelli d'Italia Galeazzo Bignami: "Il messaggio del governo è pericoloso. D'ora in poi tutti gli italiani all'estero correranno il rischio di essere dei bancomat alla mercè di terroristi e banditi". Poi le parole di Carlo Fidanza, responsabile Esteri sempre di FdI, che pone un secondo problema: "Per Silvia in Somalia l’Italia si è affidata alla Turchia. Il governo chiarisca: come cambia il nostro rapporto con Erdogan?". Domande che meriterebbero una risposta.