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Giancarlo Giorgetti, il de profundis per Giuseppe Conte: "La bottiglia è nel mare". In arrivo il governo d'unità nazionale

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"La bottiglia è nel mare", lo dice Giancarlo Giorgetti. Il leghista fa capire che ormai a questo punto "non ci sono alternative" a un governo di unità nazionale con Mario Draghi premier. Il vice segretario della Lega non è il solo a pensarlo, ci sono - ancora in silenzio - anche esponenti della maggioranza. I colloqui bipartisan, scrive Il Corriere della Sera,  su come affrontare l' imminente emergenza sono il segreto di Pulcinella del Palazzo.

 



Fonti autorevoli raccontano che Draghi sia stato contattato da rappresentanti di vari partiti. Tutti sanno che l'ex presidente della Bce non si farebbe trascinare nelle manovre di Palazzo, e tutti si sono ripromessi di richiamarlo quando dal Palazzo arriverà una richiesta collettiva, unita alla garanzia che nessuna forza pretenderà di staccare dividendi nel giro di pochi mesi: la necessità di rimettere mano al sistema, a partire da una radicale revisione della spesa pubblica, non si concilierebbe con manovre di piccolo cabotaggio in Parlamento. Se il messaggio della "bottiglia" venisse accettato, non nascerebbe un gabinetto tecnico ma un governo con "la forza della politica" che si spenderebbe a favore di un disegno ri-costituente.

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