Matteo Salvini, piazze vuote e niente selfie: e se la discesa del leader leghista fosse dovuta al lockdown?
Matteo Salvini è in calo nei sondaggi. Il Corriere della sera elenca quali possibili errori abbia potuto compiere il leader leghista; oltre a quella più ovvia degli sbandamenti continui (aprire tutto/chiudere tutto). La più importante è che la crisi del Covid-19 ha svelato l'inganno del "sovranismo in un paese solo". Pensate alla recente sentenza della Corte costituzionale tedesca, che rischia di mettere in crisi l'intervento della Bce a sostegno del nostro debito pubblico. La reazione dei sovranisti italiani ha finito con l'essere pressoché identica a quella degli europeisti e federalisti più convinti: l'interesse nazionale italiano, scrive Antonio Polito, richiede infatti di difendere dal sovranismo degli altri l'indipendenza della Banca europea e la superiorità del diritto comunitario.
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C'è però un terreno più fisico, più concreto, sul quale la popolarità di Salvini è stata gravemente danneggiata dal lockdown, e consiste proprio nel distanziamento sociale. Il leader della Lega è infatti il più "caldo" dei nostri politici. I comizi di Salvini duravano venti minuti ma la successiva seduta di foto durava il doppio. Giorgetti calcolava che per ogni selfie ci fossero almeno venti condivisioni, e così in una sola piazza dei suoi vorticosi tour Salvini riusciva a "toccare" migliaia e migliaia di persone Il distanziamento sociale, continua Polito, ha distrutto tutto questo. Salvini lo sta pagando più di ogni altro leader. Il populismo, insomma, ha bisogno del popolo.