Nicola Zingaretti, tensioni al governo: "I ritardi nell'attuazione dei provvedimenti sono insopportabili"
Al governo la tensione si taglia con il coltello. Dopo l'ultimatum di Teresa Bellanova sulla regolarizzazione degli immigrati, per cui in caso di rifiuto si è detta disposta a dimettersi da ministro dell'Agricoltura, ecco che arriva Nicola Zingaretti. Il segretario del Pd non risparmia critiche, seppur senza mai nominarlo, al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. "Ottima l'idea di un provvedimento ad hoc sulla semplificazione, ma i ritardi nell'attuazione e concretizzazione dei provvedimenti già presi sono insopportabili e minano la credibilità dello Stato perché cresce tra le persone la percezione di solitudine. Come abbiamo detto la semplificazione e la lotta alla burocrazia sono una condizione per lo sviluppo, fondamentale per salvare le imprese italiane", si sfoga il dem su Facebook.
Questo vale anche per il futuro, o meglio, per il prossimo decreto. "Bisogna - prosegue - dare dei segnali importanti dando fiducia all'autocertificazione e iniziando a introdurre la semplificazione di procedure in settori che rendono più competitivo il territorio. O semplificare al massimo tutte le procedure per gli investimenti legati al rilancio di fonti rinnovabili". Insomma, tutto quello che fino ad ora non è stato fatto. Basta pensare alle complicate richieste per ottenere un finanziamento dalla banca per capire a che punto siamo arrivati.